L’Angolo del Libro: Cedi la strada agli alberi – Poesie d’amore e di guerra

L’Angolo del Libro: Cedi la strada agli alberi – Poesie d’amore e di guerra

 

Oggi è la 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗼𝗲𝘀𝗶𝗮 e al nostro 𝗔𝗻𝗴𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗶𝗯𝗿𝗼 non potevo non parlarvi di un autore che porto nel cuore.

𝗣𝗲𝗿 𝗺𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗲𝘀𝗶𝗮 𝗲̀ 𝗰𝗮𝘀𝗮. È il genere che più di tutti riesce a farmi sentire capita. Eppure, con Franco Arminio è stato un incontro tardivo. L’ho scoperto solo durante il Covid, in un periodo in cui le parole giuste servivano più che mai. E da allora, non l’ho più lasciato andare.

“𝘾𝙚𝙙𝙞 𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙙𝙖 𝙖𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙡𝙗𝙚𝙧𝙞 – 𝙋𝙤𝙚𝙨𝙞𝙚 𝙙’𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙙𝙞 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙖” non è stato il primo libro suo che ho letto, ma è uno di quelli che porto più nel cuore. Una raccolta che profuma di casa, di radici, di gesti semplici e pieni di significato.

Arminio è un autore che mi assomiglia. Il suo modo di guardare il mondo, di raccontarlo con dolcezza e nostalgia, è lo stesso con cui cerco di vederlo io. Da quando l’ho conosciuto, ogni volta che esce un suo libro, lo compro immediatamente, lo leggo tutto d’un fiato, lo sottolineo, lo tengo accanto.

Oggi è la giornata perfetta per chiedervi: 𝗾𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝗲𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗲 “𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘀𝗮”? Quello che leggete e rileggete, che vi ricorda chi siete? Raccontatemelo nei commenti.

Edito da: Chiarelettere

Oggi è la 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗼𝗲𝘀𝗶𝗮 e al nostro 𝗔𝗻𝗴𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗶𝗯𝗿𝗼 non potevo non parlarvi di un autore che porto nel cuore.

𝗣𝗲𝗿 𝗺𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗲𝘀𝗶𝗮 𝗲̀ 𝗰𝗮𝘀𝗮. È il genere che più di tutti riesce a farmi sentire capita. Eppure, con Franco Arminio è stato un incontro tardivo. L’ho scoperto solo durante il Covid, in un periodo in cui le parole giuste servivano più che mai. E da allora, non l’ho più lasciato andare.

“𝘾𝙚𝙙𝙞 𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙙𝙖 𝙖𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙡𝙗𝙚𝙧𝙞 – 𝙋𝙤𝙚𝙨𝙞𝙚 𝙙’𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙙𝙞 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙖” non è stato il primo libro suo che ho letto, ma è uno di quelli che porto più nel cuore. Una raccolta che profuma di casa, di radici, di gesti semplici e pieni di significato.

Arminio è un autore che mi assomiglia. Il suo modo di guardare il mondo, di raccontarlo con dolcezza e nostalgia, è lo stesso con cui cerco di vederlo io. Da quando l’ho conosciuto, ogni volta che esce un suo libro, lo compro immediatamente, lo leggo tutto d’un fiato, lo sottolineo, lo tengo accanto.

Oggi è la giornata perfetta per chiedervi: 𝗾𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝗲𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗲 “𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘀𝗮”? Quello che leggete e rileggete, che vi ricorda chi siete? Raccontatemelo nei commenti.

Edito da: Chiarelettere